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Saarbrücken Città della Germania sudoccidentale, sul fiume Saar, capitale dello stato federato del Saarland. È un polo industriale e di comunicazioni, al centro di un grande bacino carbonifero; possiede industrie siderurgiche, zuccherifici, distillerie di birra, industrie meccaniche e manifatture di ceramica. I principali monumenti storici sono il ponte di pietra sul Saar, realizzato nel 1546, la chiesa gotica di Sankt Arnual e un castello del XVIII secolo. La città è sede di un'università.
Convertitasi alla religione protestante nel XVI secolo, Saarbrücken (in francese Sarrebruck) fu a lungo contesa tra la Francia e l'impero germanico. Durante l'epoca napoleonica, divenne capoluogo del dipartimento francese della Sarre, ma nel 1815 venne annessa alla Prussia. In seguito tornò per due volte alla Francia, tra il 1919 e il 1935 e tra il 1945 e il 1957. La città venne gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale.
Saarland Stato federato della Germania sudoccidentale, confinante a nord e a est con lo stato di Renania-Palatinato, a sud con la Francia e a ovest con Francia e Lussemburgo. La capitale è Saarbrücken; altri centri importanti sono Neunkirchen, Völklingen, Sulzbach e Dudweiler. Il Saarland, prevalentemente collinare, è attraversato da sud-est a nord-ovest dal fiume Saar. Ha una superficie di 2570 km2 e una popolazione (al censimento del 1993) di 1.084.522 abitanti.
La valle del Saar, dove si trovano vasti depositi di carbone, è il centro dell'economia della regione. Le principali attività economiche sono l'estrazione di carbone e la lavorazione dell'acciaio. Industrie importanti sono quelle della fabbricazione di prodotti chimici, metalmeccaniche, del vetro e della ceramica. L'agricoltura, basata soprattutto sulla coltivazione di cereali e patate, ha minor rilevanza. Circa un terzo del territorio è ricoperto da foreste che alimentano una fiorente industria del legno.
Lo stato è governato da un gabinetto, retto da un ministro-presidente. Il gabinetto deve rendere conto a una dieta unicamerale, eletta dal popolo.
Provincia romana nel I secolo a.C., nel 925 la regione entrò a far parte del Sacro romano impero dopo il dominio da parte dei franchi, i quali continuarono tuttavia a esercitarvi una profonda influenza. Dal 1381 al 1793 il territorio fu governato dai conti di Nassau-Saarbrücken. Spesso conteso dai paesi confinanti, divenne dominio francese nel XVI secolo e verso il 1680 fu annesso alla Francia, che nel 1697 fu costretta ad abbandonarlo per riprenderne poi il controllo dal 1793 al 1815. Dopo il 1815 gran parte della regione fu annessa alla provincia prussiana della Renania.
In base al trattato di Versailles (1919) le miniere di carbone del Saar vennero rese proprietà esclusiva della Francia per un periodo di 15 anni, come ricompensa per la distruzione delle miniere francesi durante la guerra. Il trattato prevedeva inoltre un plebiscito per determinare il futuro del territorio: nel 1935 più del 90% dell'elettorato votò per la riunificazione con la Germania.
Pesantemente bombardato durante la seconda guerra mondiale e divenuto parte della zona d'occupazione francese nel 1945, il Saar fu reso territorio separato nel 1946. Nel 1956 la regione chiese di essere annessa alla Germania, e il 1° gennaio 1957, con il nome di Saarland, divenne uno stato della Repubblica federale tedesca.
Abitanti: ca. 200.000 (2002 estimate)
"Saarbrücken," Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online 2002
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last update: 16-Sep-05
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