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Berlino (tedesco Berlin), città della Germania nordorientale,...
...capitale della nazione riunificata nel 1990 e dell'omonimo stato confederato (Land). Sorge lungo i fiumi Sprea e Havel, al centro di una fitta rete di canali che la collegano con l'Oder e l'Elba. Importante nodo di comunicazioni ferroviarie e aeree, oltre che fluviali, Berlino si sta rapidamente dotando di una moderna rete di accessi stradali.

Quasi interamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, dal 1949 la città fu inglobata nel territorio della Repubblica Democratica Tedesca, ma politicamente rimase divisa in due settori, Berlino Est e Berlino Ovest, il secondo con governo indipendente e strettamente legato alla Repubblica Federale Tedesca. Il Muro di Berlino, eretto dalla RDT nell'agosto 1961 e fonte di tensione nel corso della Guerra Fredda, impedì la libera circolazione tra le due parti fino al novembre 1989. Nonostante la sua scomparsa, la suddivisione di un tempo continua a essere visibile nel paesaggio urbano.

Dopo il 1949 Berlino Est divenne la capitale finanziaria e commerciale della Germania Orientale, centro nevralgico dei trasporti e uno dei principali poli industriali del paese, in cui predominava l'industria pesante. D'altro canto, Berlino Ovest beneficiò del Programma di ricostruzione europea nel dopoguerra (Vedi Piano Marshall), dotandosi di moderne infrastrutture. In poco tempo si trasformò in un importante centro manifatturiero, con stamperie e industrie elettriche ed elettroniche, metallurgiche, chimiche, meccaniche, agroalimentari, tessili e dell'abbigliamento. Negli anni Settanta andò accentuando la propria vocazione finanziaria e incrementando le risorse impiegate nella ricerca scientifica.

L'abbattimento del Muro restituì a Berlino un ruolo cardine nelle vicende europee. Il centro della città, futuro polo direzionale della Germania riunificata, è oggi teatro di un grande intervento di riassetto urbanistico, dettato da necessità materiali e simboliche.

Monumento berlinese tra i più famosi è l'imponente porta di Brandeburgo (1788-1791), ispirata ai Propilei dell'Acropoli di Atene e situata all'estremità orientale dell'Unter den Linden, grande viale che si estende fino all'Isola dei musei (Museumsinsel), sulla Sprea. Nelle vicinanze si trovano il Teatro dell'Opera, in stile rococò (1743), la Biblioteca nazionale (1774-1780), l'edificio barocco dell'Arsenale (costruito tra il 1695 e il 1706, e disegnato da Andreas Schlüter) che ospita ora un museo storico, la gotica chiesa di San Nicola (XIV-XV secolo), la Cattedrale, cuore del quartiere francese nel XVII secolo, e l'Università Wilhelm von Humboldt (del 1809, già nota come Università Friedrich-Wilhelm). Le principali strade che attraversano l'Unter den Linden sono la Friedrichstrasse e la Wilhelmstrasse, sulla quale si trovava la cancelleria del Reich di Adolf Hitler. Il viale più celebre della ex Berlino Ovest è il Kurfürstendamm (comunemente chiamato Ku'damm), fiancheggiato da alberghi, ristoranti e negozi di lusso.

Il più grande parco di Berlino, situato nella parte nordorientale, è il Tiergarten, che si estende fino alla porta di Brandeburgo e ospita il moderno Palazzo dei Congressi (1957). Nelle vicinanze è l'edificio del Reichstag (1884-1894), anticamente sede del Parlamento tedesco, bruciato nel 1933 (Vedi Incendio del Reichstag), gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale e oggi restaurato (ospita di nuovo il Parlamento), e lo Zoo di Berlino (il più grande e uno dei più antichi del mondo) con l'acquario. Nei pressi di Potsdamer Platz si trova il complesso Kulturforum, che comprende il Museo di arti applicate, gli Archivi e il Museo del Bauhaus (in cui è documentata l'attività della scuola di architettura e design del Bauhaus tra il 1919 e il 1933), il Museo degli strumenti musicali, la Galleria nazionale (1968), progettata da Mies van der Rohe, e la sala da concerti Philharmonie (1963), sede dell'Orchestra filarmonica di Berlino. Inaugurato nel settembre 2001, il Museo ebraico di Berlino, opera dell'architetto Libeskind, sorge adiacente al Berlin Museum, nel Kreuzberg.

L'Isola dei musei (ai tempi del Muro confinata nella zona orientale della città) occupa la parte settentrionale di un isolotto sulla Sprea ed è sede del Pergamon-Museum (1930), dedicato all'arte greco-romana e assiro-babilonese, del Bode-Museum, che raccoglie collezioni d'arte bizantina dell'antico Egitto, e della Pinacoteca nazionale (1866-1876). Sulla riva orientale della Sprea si trova l'Alexanderplatz, celebre piazza nei pressi del Municipio, non distante dalla Torre della televisione (Fernsehturm, alta 365 metri). Parchi, aree verdi e boschi coprono quasi un terzo dell'area metropolitana.

Nella parte sudoccidentale della città si estende il parco di Grünewald, con il lago Wannsee formato dal fiume Havel; al suo interno si può visitare una residenza di caccia in stile rinascimentale (costruita nel XVI secolo, con aggiunte del XVIII secolo) e il grande stadio costruito per le Olimpiadi del 1936. Altri monumenti di grande interesse sono il castello di Charlottenburg (iniziato nel 1695), che ospita il Museo delle arti applicate, e il neoclassico Humboldt-Schlösschen, dimora del naturalista ed esploratore Alexander von Humboldt, vissuto all'inizio del XIX secolo.

Il sobborgo di Dahlem, nella parte occidentale di Berlino, vicino al Grünewald, ospita gli Staatliche Museen, che comprendono la Pinacoteca (con collezioni d'arte europea dal XIII al XVI secolo), il Museo etnologico, il Museo della scultura, il Museo d'arte indiana, islamica ed estremo-orientale e il Museo del folclore tedesco. A nord di Dahlem si trova il Museo Die Brücke, con importanti opere degli espressionisti tedeschi (tra cui Ernst Ludwig Kirchner e Karl Schmidt-Rottluff). Di grande interesse è anche il Museo Bröhan, con collezioni Art Déco e Jugendstil in allestimenti d'epoca, il Museo egizio, che contiene il famoso busto della regina Nefertiti, e il Museo di storia della Germania.

Tra i numerosi atenei cittadini si ricorda, oltre alla già citata Università Humboldt, la Libera Università di Berlino (1948), il Politecnico (1879) e il Conservatorio Hanns Eisler (1950). Altre istituzioni culturali di prestigio sono la Schauspielhaus, l'Opera comica e il Theater am Schiffbauerdamm, sede del Berliner Ensemble, fondato da Bertolt Brecht. Di grande rilievo anche la Scuola delle belle arti (1975) e l'Accademia tedesca di cinematografia e televisione (1966). Berlino ospita ogni anno il celebre Festival del cinema e la Grüne Woche (Settimana Verde), la più grande fiera agricola della Germania. Interessante, infine, il sobborgo di Spandau, che conserva alcune abitazioni medievali.

Tuttora grande spazio hanno le iniziative artistiche d'avanguardia, retaggio della vita di Berlino Ovest, città prediletta dai giovani della RFT e mito della cultura giovanile europea negli anni Ottanta.

Sul sito di Berlino sono state rinvenute tracce di insediamenti umani risalenti all'epoca preistorica (8000 a.C.). All'inizio del I secolo d.C. la regione fu colonizzata da tribù germaniche e, cinque secoli più tardi, dai vendi. Nell'VIII secolo Carlo Magno occupò il territorio, poi riconquistato da tribù sassoni verso la fine del millennio. Nel 1147 i vendi furono sconfitti da Corrado III, primo sovrano della dinastia degli Hohenstaufen; la regione passò poi al duca Enrico il Leone e infine al conte Alberto di Ballenstedt, detto l'Orso, che divenne margravio di Brandeburgo. I germani rinforzarono le fortezze dei vendi e, intorno al 1230, fondarono Berlino (nella parte più occidentale dell'attuale area urbana) e Kölln, insediamento gemello su un'isola del fiume Sprea (l'odierna Museumsinsel). Le due città prosperarono e nel 1359 entrarono a far parte della Lega anseatica. Nel 1415 Berlino e Kölln, incluse nell'elettorato di Brandeburgo, passarono alla dinastia degli Hohenzollern; costrette a ritirarsi dalla Lega, divennero congiuntamente la capitale del Brandeburgo. Nel 1709 furono poi formalmente fuse in una sola città. Sotto gli Hohenzollern a Berlino si svilupparono importanti industrie tessili, della lavorazione del cuoio e della carta; la città divenne inoltre famosa per le sue ceramiche e per le fabbriche di birra.

Durante la guerra dei Trent'anni (1618-1648) Berlino beneficiò inizialmente della neutralità del Brandeburgo, ma dopo il 1631 dovette cedere alle milizie svedesi. Federico Guglielmo, elettore del Brandeburgo dal 1640 al 1688, fu artefice della rinascita della città, minata da un susseguirsi di avvenimenti nefasti (carestie, epidemie di peste, incendi). Suo figlio Federico I, elettore di Brandeburgo dal 1688 al 1701, trasformò lo stato nel Regno di Prussia, di cui fu il primo sovrano (1701-1713), dotando la nuova capitale di imponenti edifici pubblici. Da allora Berlino continuò a svilupparsi, tanto che nel 1786, anno della morte del nipote Federico II, la popolazione cittadina aveva raggiunto i 150.000 abitanti. Dopo le guerre napoleoniche, nel corso delle quali Berlino fu occupata per un breve periodo dalle truppe francesi, la città divenne un vivace centro culturale, sede di un'università famosa nel mondo.

Nel 1871 venne proclamata capitale dell'impero germanico e nei decenni successivi fu un importantissimo centro industriale, specializzato nella produzione di macchinari, attrezzature elettriche e tessuti. Acquistò fama internazionale per i suoi eccellenti teatri, i concerti e le esposizioni d'arte. Dal punto di vista economico, la città poté beneficiare di un'ampia rete ferroviaria che ne facilitò le attività commerciali. Berlino subì un periodo di recessione economica durante la tormentata Repubblica di Weimar (1919-1933), periodo nel quale si confermò peraltro come uno dei maggiori centri della cultura e delle arti del Vecchio Continente. Durante la seconda guerra mondiale venne devastata dai bombardamenti alleati, che ridussero la popolazione dai 4,4 milioni di abitanti del periodo precedente alla guerra a 2,8 milioni.

Quando, dopo la guerra, la Germania fu divisa in quattro settori di occupazione (statunitense, sovietico, britannico e francese), Berlino, sebbene situata nel settore sovietico, subì la medesima suddivisione. Nel 1948, tuttavia, l'amministrazione congiunta di Berlino terminò. Sostenendo che la città aveva perso il suo status di capitale della Germania unita e avrebbe dovuto pertanto essere incorporata nella zona sovietica, l'URSS tentò di costringere le potenze occidentali a lasciare i loro rispettivi settori, bloccando le vie d'accesso terrestri che conducevano a Berlino Ovest (Vedi Blocco di Berlino). Il tentativo fallì grazie a un massiccio ponte aereo durato undici mesi, ma la città rimase divisa. Berlino Est, governata dai sovietici, fu poi incorporata alla RDT, e Berlino Ovest restò un territorio separato, con un proprio governo e stretti legami economici e culturali con la Repubblica Federale Tedesca.

Nel 1961 il governo della Germania dell'Est intraprese la costruzione di un Muro, che avrebbe separato per oltre quarant'anni la parte orientale della città da quella occidentale, al fine di interrompere il flusso dei cittadini dell'Est in fuga verso Berlino Ovest e la RFT. Il Muro bloccò il passaggio tra le due aree fino al novembre 1989. A metà degli anni Sessanta vennero stipulati alcuni accordi che consentivano agli abitanti di Berlino Ovest di recarsi per brevi periodi nella parte est della città. Un'ulteriore normalizzazione dei rapporti tra le due zone fu dovuta in gran parte alla Ostpolitik di Willy Brandt. Gli abitanti di Berlino Est poterono passare liberamente a Berlino Ovest alla fine del 1989, con l'inizio dello smantellamento del Muro. In seguito alla riunificazione della Germania (ottobre del 1990), Berlino, di nuovo un'unica città, ritornò a essere la capitale della nazione. Nel 2000 vi è stata trasferita da Bonn la sede del governo federale.

Population ca. 3.500.000

"Berlin," Microsoft® Encarta® Online Encyclopedia 2002
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